Il tempo sospeso, il tempo rinviato
Elena Forin

Nelle settimane precedenti il 7 marzo, quando in Italia è iniziata la quarantena, si è attivata una dinamica che si è poi espansa successivamente, e che ne ha generata di conseguenza un’altra. Prima l’attesa per il lock down ci ha fatto vivere un tempo sospeso, fatto di una preparazione ipotetica a una altrettanto ipotetica reclusione, e poi, quando questo blocco è arrivato, si è insinuata l’idea che questo isolamento avrebbe avuto un’estensione ulteriore dovuta all’imponente sviluppo del virus, al continuo diffondersi del contagio e all’impossibilità di identificare con certezza il momento del picco. L’impossibilità di prevedere l’evoluzione delle cose ha fatto si che ogni decisione in termini di isolamento sia stata presa per step successivi, che comportano il continuo rinvio della data di ritorno allo spazio esterno dalle nostre case.

Questa situazione che si sviluppa nell’asse “sospendere-postporre” è senz’altro nuova: David Rickard (Nuova Zelanda, 1975) l’ha tradotta con un gif animato, level (gif file, 2020). Questo lavoro rappresenta l’iniziale risposta dell’artista alla natura elastica del tempo in questa particolare situazione di cui non si riescono a intravedere i confini e di cui non si può, in definitiva, calcolare la durata.

Il passare dei giorni di reclusione ha poi amplificato l’effetto di questa impossibilità di calcolo e di comprensione, e Rickard ha maturato la consapevolezza che questa immagine animata potrebbe invece essere un intervento definitivo. “level” è una parola palindroma, che resta uguale leggendola da un lato e dall’altro, e l’azione doppia e reciproca della sabbia che scende e sale nella clessidra, insieme alla forma specchiata di questo oggetto, certamente raccontano il continuo e paradossale fluire delle cose in questo tempo sospeso e continuamente rinviabile. Aspettiamo nuove date, attendiamo il ritorno, cerchiamo un equilibrio ma rimaniamo nell’incertezza; e così può essere che Rickard aggiunga qualcos’altro a Re-Index durante il corso del progetto, oppure no, sarà solo il tempo a dirlo.